The World Of Kingdom Hearts

Final Fantasy IX

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YunaRinoa
TOPIC_ICON13  CAT_IMG Posted on 26/8/2015, 08:19     +1   -1




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Final Fantasy IX (ファイナルファンタジーIX Fainaru Fantajī Nain?) è un videogioco di ruolo alla giapponese sviluppato e pubblicato da Square nel 2000. È stato l'ultimo capitolo di Final Fantasy prodotto su PlayStation. Questo episodio della saga ha molti collegamenti con Final Fantasy: le influenze sono riscontrabili ad esempio nel character design di boss di fine livello, nella presenza dei "Kaos" e nei personaggi principali.
Dopo l'esperienza realistica con Final Fantasy VIII, si ha un ritorno ai personaggi super-deformed e dai colori più vivi.

Dal 26 maggio 2010, in Europa è possibile scaricare Final Fantasy IX per PlayStation 3, PlayStation Portable e, dal 28 agosto 2012, per PlayStation Vita tramite PlayStation Network.

Al marzo 2003, il gioco ha venduto oltre 5.300.000 copie in tutto il mondo.


Trama

Nella città di Alexandria fervono i preparativi per il sedicesimo compleanno della principessa Garnet, figlia della regina Branhe. Per l’occasione è stata scritturata una compagnia di attori, affinché celebri la ricorrenza con un’opera teatrale; in realtà, si tratta di un gruppo di banditi, tra i quali anche il protagonista, Gidan (un ragazzo con la coda da scimmia, completamente ignaro del proprio passato), che mira a rapire la stessa principessa.

Sin dall’inizio, però, il rapimento non va come previsto: Gidan scopre che in realtà Garnet desidera essere rapita, in quanto vuole scoprire la causa di alcuni strani comportamenti della madre; e anche la fuga da Alexandria si rivela difficoltosa, tanto che l’aeronave dei banditi, sulla quale sono stati fortuitamente imbarcati anche Vivi, un timido mago nero, e il capitano delle guardie addetto alla sicurezza della principessa, Adalberto Steiner, precipita poco oltre i confini della città. Incolumi, Gidan, Vivi, Steiner e Garnet si trovano a dover fronteggiare i servitori inviati da Branhe per recuperare la figlia ribelle (anche con metodi poco ortodossi…); durante tali combattimenti, Vivi scoprirà di essere una creatura artificiale, di quelle prodotte in serie dalla regina a scopo bellico, con l’utilizzo di una tecnologia finora sconosciuta, e l’impiego di “scarti di anime”.

Giunti alla città di Lindblum, il gruppo incontrerà il saggio granduca Cid, che rivela di aver commissionato lui stesso il rapimento di Garnet, per proteggerla dalla madre: la regina ha infatti dichiarato guerra a tutte le città del continente (chiamato Continente della Nebbia), supportata da un misterioso individuo il cui nome è Kuja. Sempre a Lindblum Gidan riabbraccerà una vecchia amica, Freija, originaria di Burmesia, città devastata dalla guerra in corso.

Garnet, convinta di poter sottrarre la madre all’influsso negativo del misterioso Kuja, si allontana dal gruppo con uno stratagemma, e seguita dal fido Steiner si dirige ad Alexandria. Gidan, Vivi e Freija, per quanto delusi dalla fuga della principessa, decidono di proseguire per Burmesia, nel tentativo di aiutare i superstiti; proprio in questa città si imbatteranno in Branhe e Kuja, che stanno programmando di attaccare il vicino albero di Cleyra, ultima roccaforte dove i compatrioti di Frejia si sono rifugiati. Per quanto i tre giungano in tempo per avvertire gli abitanti di Cleyra del pericolo, non potranno fare nulla per impedire la distruzione totale dell’albero, dal momento che Branhe si servirà di uno spirito dell’invocazione, Odino; salvatisi per miracolo, Gidan, Vivi e Frejia riescono a salire sull’aeronave di Branhe, diretta ad Alexandria. Scopriranno così che gli spiriti dell’invocazione di cui Branhe si è servita appartengono in realtà a Garnet, che la regina ha in realtà adottato quando, ancora in fasce, giunse sulle coste di Alexandria, sopravvissuta a un terribile naufragio. Su consiglio di Kuja, la regina vuole privare Garnet del suo potere, in quanto il rito può essere eseguito solo se la ragazza ha compiuto 16 anni; Gidan e i suoi amici giungono in tempo per salvarle la vita, ma non abbastanza per impedire che il rito venga portato a termine. Garnet si ritroverà così senza più alcun potere, e solo con un lungo cammino potrà recuperare ciò che le è stato sottratto.

Fuggiti da Alexandria, i nostri scoprono dal granduca Cid che Branhe, insuperbita dalla forza appena acquisita, ha attaccato tutte le città rimanenti del Continente della Nebbia, e ha persino rotto con Kuja per volere il potere e i possedimenti per sé, che si è rifugiato in un altro continente (il Continente Esterno). Attraverso un passaggio nella Palude dei Qu, nei pressi di Lindblum, Gidan e gli altri, sotto la guida di Quina (personaggio che può essere opzionalmente incontrato anche in precedenza), si recano così nel Continente Esterno, dove scoprono l’esistenza di un villaggio di soli Sciamani – persone dotate del potere dell’invocazione, riconoscibili grazie a un “corno” che si trova sulla loro fronte-, Madain Sari, abitato da Eiko, l’unica superstite a un “tifone” avvenuto molti anni addietro. Garnet scopre così di essere in realtà una Sciamana, privata del suo “corno” (che altro non è che il ciondolo che porta sempre al collo) da Branhe stessa, e sopravvissuta alla distruzione di Madain Sari grazie al sacrificio della sua vera madre. A Madain Sari verrà incontrato l'ultimo personaggio giocabile, Amarant, cacciatore di taglie spedito da Branhe in cerca del gruppo, che, sconfitto da Gidan, deciderà di unirsi al gruppo per capire cosa spinge la generosità di Gidan. Poco distante dal villaggio, di fronte al misterioso albero di Iifa, avverrà lo scontro decisivo tra Branhe e Kuja: la regina attacca l’ex alleato con lo spirito dell’invocazione Bahamut, che inspiegabilmente perde il controllo e si rivolta contro la sua stessa invocatrice, distruggendola insieme alla sua flotta. La regina viene ritrovata sulle rive del mare ormai prossima a morire. Si scopre infine che essa è stata soggiogata e manipolata da Kuja dopo la morte del marito e spiegando così il suo strano cambiamento. Assistita nei suoi ultimi istanti da Garnet gli dice di quanto bene le volesse e di come erano stati felici quando il padre era ancora vivo chiedendo infine perdono a sua figlia per il male che le ha fatto. La principessa Garnet col cuore infranto farà ritorno ad Alexandria per prendere il posto di Branhe come regina, ma nella stessa notte Kuja si presenterà alle porte della città per attaccarla con Bahamut, che è riuscito a “sottrarre” a Branhe con l’utilizzo della sua misteriosa tecnologia. Anche Alexandria viene rasa al suolo, nonostante la comparsa, tramite evocazione congiunta di Eiko e Garnet, dello spirito ancestrale Alexander, che riuscirà – per quanto a fatica- a sfuggire alla “cattura” da parte di Kujia. L’uomo si ritirerà nuovamente nel Continente Esterno, dove Gidan e i suoi amici lo raggiungono cadendo malamente in una trappola: Kuja infatti, come già si era intuito, ha intenzione di accaparrarsi quanti più spiriti dell’invocazione possibile, e stavolta mira a Eiko, tentando di applicare su di lei lo stesso rito già usato con Garnet, che rischia la morte di Eiko in quanto non ha compiuto ancora 16 anni, grazie all'aiuto di Son e Zon, ex-servitori della regina Brahne. Stavolta però la cerimonia non andrà a buon fine, anche grazie allo spirito protettore di Eiko, Madein; inoltre, i nostri avranno modo di scoprire che Kuja in realtà non è originario del pianeta su cui tutti loro vivono (Gaia), bensì di un pianeta a esso gemello, Tera, raggiungibile tramite una sorta di tornado.

Giunti su Tera, Gidan scopre che il pianeta è abitato da creature in tutto e per tutto simili a lui, a patire dalla coda: essi sono i Jenoma, “contenitori” privi di un’anima, creati dal misterioso Garland. Costui rivelerà di aver creato i Jenoma allo scopo di “riempirli” con le anime provenienti da Gaia, in modo che Tera torni all’antico splendore, a spese del pianeta gemello che invece si trasformerà in un deserto. Per garantire questo flusso di anime, Garland ha creato su Gaia l’albero di Iifa, che in realtà altro non è che una gigantesca macchina; inoltre, egli è creatore anche di Kuja e Gidan, utilizzati come emissari da inviare su Gaia allo scopo di far sì che quante più anime possibile giungano su Tera. Tuttavia, Kuja si è ribellato al proprio creatore, e intende distruggerlo con il potere degli spiriti dell’invocazione; e Gidan si rifiuta di divenirne il successore, ponendosi a difesa di Gaia, il pianeta su cui è cresciuto. Kuja riesce ad avere la meglio su Garland, scoprendo però di essere indissolubilmente legato al vecchio: con la sua morte, la vita di Kuja è destinata a finire entro breve. Sconvolto dalla paura di dover morire, Kuja entra in uno stato di Trance e distrugge Tera, da cui però il gruppo di Gidan riesce a scappare portando in salvo anche i Jenoma. Comincia così un serrato inseguimento, in modo da impedire a Kuja di arrivare fin nel Mondo di Cristallo, là dove sta il Cristallo la cui distruzione causerebbe la fine di ogni cosa. I nostri riescono a sconfiggere Kuja prima che accada l’irreparabile, ma l’uomo, con le ultime forze, scaglia un potentissimo attacco che trasporta Gidan e tutti gli altri in un mondo senza tempo, dove li attende il boss finale: Trivia, l’incarnazione del nulla e della morte. Tornati su Gaia, Gidan sente la voce di Kuja che, ancora vivo, è rimasto intrappolato tra le radici dell’albero di Iifa, completamente fuori controllo a seguito della distruzione di Tera, e decide generosamente di andare in suo soccorso.

Dopo la scomparsa di Gidan, trascorrono anni in cui la pace torna su Gaia, e la regina Garnet regna saggiamente sul proprio popolo, per quanto soffra profondamente per la perdita del ragazzo che ha amato. Tuttavia, durante una replica della recita che aveva dato inizio alla storia, in onore della nuova regina, un attore tra gli altri svela il volto coperto: è Gidan, il quale, abbracciando l’amata Garnet, le rivela di aver sì trovato Kuja tra le radici dell’albero di Iifa; ma mentre l’uomo ha deciso per la morte, soffocato dai rimorsi per le proprie azioni malvagie, Gidan ha “scelto di vivere, per tornare a casa, un giorno”.
 
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YunaRinoa
CAT_IMG Posted on 26/8/2015, 08:40     +1   -1




Personaggi

gidan
Gidan è un giovane membro della simpatica banda di briganti appassionata di teatro, i Tantarus. E' stato il primo protagonista della saga ad avere un carattere solare, estroverso e positivo. Amante delle donne e della bella vita, riesce comunque a dimostrarsi un ragazzo dalle mille sorprese, saggio e leale verso tutti, tanto che più volte fa da maestro di vita ad altri personaggi. Nonostante il suo comportamento allegro e spavaldo, Gidan cade in più momenti nella tristezza, causa il suo passato totalmente sconosciuto di cui ricorda solo un'intensa luce blu. La sua avventura comincia proprio ad Alexandria, con i preparativi di un famoso spettacolo teatrale, ma un obiettivo del tutto differente: rapire la principessa Garnet.

Gidan come tutti i protagonisti è estremamente equilibrato e vanta un'ottima potenza fisica. La sua classe di ladro gli conferisce inoltre velocità e agilità, ma non permette l'utilizzo delle magie. La sua tecnica speciale è Ruba, mentre dispone di una buona dose di abilità che permettono la fuga o incrementano la potenza della squadra. Le sue armi predefinite sono daghe e spade a doppia lama.


vivi

Questo bambino dalle origini sconosciute lo incontrerete per la prima volta nel Borgo di Alexandria. Timido e balbuziente, si ritroverà coinvolto per errore nel piano dei Tantarus, e comincerà a viaggiare con loro. Inizialmente insicuro, riuscirà pian piano a trovare fiducia in sé stesso grazie ai consigli di Steiner e Gidan. Quest'ultimo in particolare continuerà a dargli man forte nei momenti peggiori, aiutandolo a superare la terribile realtà della sua esistenza.

Essendo Vivi un mago nero, il suo ruolo è essenzialmente quello di recare danni al nemico con la magia. Per questo motivo i suoi parametri sono quasi del tutto focalizzati sulla potenza e la difesa magica, e il suo attacco fisico risulterà particolarmente scarso. Vivi dispone di alcune abilità che incrementano la sua potenza magica, e le sue armi predefinite sono gli scettri.


garnet

Garnet è la figlia della regina Brahne, nonché principessa ed erede al trono di Alexandria. Non riuscendo a comprendere lo strano comportamento della madre, prenderà la dura decisione di fuggire dal castello. Così, durante lo svolgimento dell'opera teatrale dei Tantarus, Garnet si da alla fuga, incontrando Gidan sul suo cammino, pronto a portare a termine la sua missione. Inaspettatamente sarà proprio lei a chiedergli di rapirla. Inizialmente, Garnet si dimostra una ragazza immatura e priva di qualsiasi esperienza di vita. Grazie a Gidan però il suo carattere e i suoi modi di fare subiranno un grosso cambiamento. Durante il viaggio Garnet deciderà inoltre di cambiare il proprio nome, ispirandosi all'arma di Gidan, in modo che nessuno sarà in grado di riconoscerla.

Garnet è una maga bianca, di conseguenza, esattamente come Vivi, il suo punto forte sono le magie. A differenza di Vivi però, il suo ruolo è quello di curare la squadra e cercare di dare man forte ai compagni attraverso status positivi e la rimozione di quelli negativi. Dal secondo disco di gioco in poi Garnet svolgerà anche il ruolo di invocatrice. La sue armi predefinite sono le aste.


steiner

Fedele cavaliere della Regina Brahne di Alexandria, nonché capo della Squadra Plutò, Adalberto Steiner è un uomo i cui valori come valore e fedeltà vengono prima di tutto. Ha spesso l'abitudine di citare frasi in latino e di essere iperprotettivo con le persone a cui tiene. Ha un avversione verso Gidan e qualunque tipo di mascalzone, mentre prova un'innata simpatia per Vivi. Si unisce al party con l'unico scopo di riportare Garnet al castello, convinto che la ragazza stia facendo la cosa sbagliata. E' anche in combutta da tempo con Beatrix, la talentuosa donna che sta a capo dell'esercito di Alexandria.

Steiner detiene il primato per potenza fisica e difesa fisica più elevata, così come il maggior numero di HP. Le sue abilità sono totalmente offensive e la sua Trance lo rende a dir poco devastante, aumentando la sua potenza fisica del triplo. Con l'aiuto di Vivi inoltre, attraverso il comando Magicum, può sferrare attacchi elementali. Steiner può equipaggiarsi esclusivamente di armature pesanti e le sue armi predefinite sono le spade.
 
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YunaRinoa
CAT_IMG Posted on 26/8/2015, 09:02     +1   -1




freija

Freija.
Questa donna di una particolare razza antropomorfa è una vecchia amica di Gidan. La incontreremo per la prima volta a Lindblum, dove ci farà da avversaria alla Sagra della Caccia. Si unirà al party dopo essere venuta a conoscenza che la sua città natale, Burmesia, è stata attaccata, e continuerà a seguire il gruppo alla ricerca dell'uomo amato, scomparso molti anni prima.

Le statistiche migliori di Freija sono quelle fisiche, e la sua abilità Salto risulta molto utile in quanto è in grado di schivare gli attacchi per un determinato periodo di tempo. Specialmente in Trance, Salto le permetterà di non toccare mai terra e di colpire tutti i nemici in campo. E' una delle pochissime donne che può indossare armature pesanti, mentre le sue armi predefinite sono le lance.



quina

Quina fa parte della razza dei Qu, simpatici individui asessuati che pensano solo a mangiare. Intraprenderà il viaggio con Gidan e gli altri sotto consiglio della maestra Quera, con l'unico scopo di ampliare la sua cultura culinaria. Quina si unirà al party in più occasioni, durante le quali ricoprirà anche il ruolo di personaggio opzionale. La prima volta potrete incontrarla appena usciti da Lindblum, nella Palude dei Qu più vicina.

Quina è una maga blu, ma a differenza dei normali rappresentanti della sua classe è più portata per l'attacco fisico che magico. D'altro canto, le sue tecniche, come ogni mago blu, le dovrà apprendere dai nemici. A questo servirà infatti il comando Divora, che funzionerà esclusivamente quando gli HP del nemico non supereranno il 25% degli HP totali. In Trance la tecnica Divora lascerà il posto a Cucina, che funzionerà esattamente come la precedente, con l'unica differenza che gli HP del nemico non devono superare il 50%. Le sue armi predefinite sono le forchette, che recano danni casuali con un minimo e un massimo che si baserà sulle statistiche di Quina e dell'arma stessa.

eiko

Eiko è l'ultima sciamana sopravvissuta al disastro che colpì dieci anni prima il suo villaggio, Madain Sari. Da allora ha continuato a vivere in solitudine con alcuni Moguri, tra cui Mogu, il suo migliore amico. Nonostante la sua tenera età, dimostra un carattere adulto e responsabile, e non si preoccupa di nascondere la sua cotta per Gidan. Si unisce al party sotto richiesta di Gidan e gli altri, che necessitavano il suo aiuto per introdursi nell'Albero di Iifa.

Eiko esattamente come Garnet è una maga bianca ed è in grado di utilizzare gli Spiriti dell'invocazione. A differenza di Garnet però può imparare un numero estremamente più elevato di magie bianche, tra cui le utilissime Sancta e Areiz, mentre possiede una quantità decisamente inferiore di spiriti. Le sue statistiche fisiche sono le più basse del gioco, per questo motivo è bene tenerla in seconda fila. Le sue armi predefinite sono flauti e racchette, e può equipaggiarsi unicamente di giacche.


amarant

Questo misterioso uomo salamandra lo incontriamo per la prima volta a Madain Sari, nonostante ci verrà mostrato più volte precedentemente al fianco di Lanì, una spietata cacciatrice di taglie. Sfida Gidan a duello per vendicarsi di un torto subito dal ragazzo in passato, ma ne esce sconfitto. Stupito dal comportamento dell'avversario che si rifiuta di ucciderlo, si unisce al gruppo proprio sotto suggerimento di quest'ultimo.

Lo stile di combattimento di Amarant è il corpo a corpo, motivo per cui l'attacco e la difesa fisica sono il suo forte. Dispone di tecniche orientali ed è in grado di lanciare armi e oggetti contro l'avversario. La Trance gli conferisce il comando Dharma, che rende qualsiasi abilità in grado di colpire tutti i nemici in campo. Le sue armi predefinite sono gli artigli.
 
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